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Blockchain e logistica, i progetti di Almaviva

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La Blockchain è per l’industria logistica una leva digitale ad alto potenziale. La natura di questa tecnologia – un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare infiniti dati in modo sicuro, verificabile, immutabile, permanente e condiviso – la rende adattabile ad ambiti operativi e settori diversi, capace di offrire numerose ed evidenti opportunità in termini di trasparenza, sicurezza, efficienza e rapidità dei processi. Questo, il tema centrale dell’intervento di Giuseppe Bertone – responsabile della struttura Distributed Ledger Technology di Almaviva – in programma oggi al Forum Shipping & Intermodal Transport.

Almaviva, società italiana dell’ICT dedicata all’innovazione che realizza soluzioni per la trasformazione digitale, ha già sperimentato l’uso della Blockchain nel settore industriale, nell’ambito delle tematiche privacy legate al GDPR e nelle filiere produttive agroalimentari. È grazie a questa tecnologia che Almaviva ha creato la piattaforma per la tracciabilità del vino. Primo esempio mondiale e in uso di Blockchain pubblica, applicata al settore vitivinicolo su dati ministeriali, che certifica la qualità e protegge dalla contraffazione una realtà di punta del Made in Italy. Attraverso un Tag NFC univoco applicato alla bottiglia, che aggancia in maniera sicura l’intera storia del vino, si può immediatamente conoscere ogni passaggio di un percorso certificato dai campi alla nostra tavola: dalla raccolta al trasporto dell’uva, dalle varie fasi della produzione alla distribuzione.

Tutto verificabile da ogni singolo consumatore, scaricando la mobile app eNology. Allo stesso modo, la Blockchain può avere un impatto innovativo determinante sullo sviluppo della Logistica, a partire da ambiti di grande rilievo, quali la gestione del flusso documentale per gli svincoli doganali e commerciali, il tracciamento delle merci pericolose, la pesatura certificata per l’export, il noleggio dei carri merci e la mappatura dell’intero ciclo di vita delle UTI. Una soluzione decentralizzata basata su Blockchain può indirizzare tutti questi casi, fornendo importanti elementi di vantaggio per gli attori dell’intera filiera logistica: crea uno strato affidabile delle informazioni al quale tutti gli operatori possono accedere mantenendo al tempo stesso la certezza che i propri dati rimangono riservati ed entro i confini dei propri sistemi; definisce regole certe alle quali tutti gli attori devono fare riferimento, e sulle quali chiunque è in grado di fare verifiche e prendere decisioni in merito; semplifica e migliora l’integrazione e l’interoperabilità, preservando gli investimenti per le evoluzioni dei propri sistemi IT utilizzando tecnologie open source che riducono la dipendenza da uno specifico fornitore IT; ripartisce equamente i costi tra i soggetti coinvolti in base al reale utilizzo dell’infrastruttura condivisa; permette di ottenere statistiche globali sul funzionamento dell’intero ecosistema senza divulgare le informazioni di dettaglio che le hanno generate; abilita nuove interazioni e casi di business grazie a concetti innovativi come ad esempio la Proof of Location.
Un quadro di soluzioni che possono essere adottate gradualmente nei processi aziendali, con investimenti iniziali contenuti e un’invasività ridotta sui sistemi IT, massimizzando già all’origine le opportunità che derivano dalla partecipazione ad ecosistemi strutturati.

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Fonte: http://www.themeditelegraph.com/it/green-and-tech/technology/2018/11/18/blockchain-logistica-progetti-almaviva-focus-Nx7oMCcowifDNqRvM3FMjJ/index.html

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